«Il Percorso Rosa è un percorso dedicato alla presa in carico delle donne vittime di violenza di genere. È un percorso specifico, perché queste persone – queste pazienti che hanno vissuto un’esperienza di violenza – quando si rivolgono al Pronto Soccorso, non restano in sala d’attesa. Come previsto dalla legge, vengono immediatamente condotte in una stanza molto accogliente, dove è garantita la privacy. Qui possono parlare con operatori formati, e si cerca di trovare una soluzione che vada anche oltre il semplice intervento del Pronto Soccorso».
Lo ha dichiarato la dottoressa Renata Tropea, raccontando la delicatezza e l’importanza del lavoro quotidiano svolto dagli operatori sanitari nel fornire ascolto, accoglienza e aiuto concreto alle donne vittime di violenza.
Prosegue: «La richiesta c’è stata ed è costante. Parliamo di un fenomeno sommerso. È una vera e propria scommessa per gli operatori formati: riuscire a far emergere questa realtà. Non sempre, infatti, le donne arrivano con una richiesta chiara di aiuto. Spesso si presentano per un piccolo trauma, più o meno grave, e solo in quel momento, anche dietro a una storia di violenza, sentono il bisogno – o non possono fare a meno – di rivolgersi a noi. La richiesta quindi esiste, eccome, ed è per noi un impegno costante e continuo».
